Sapete che sono solito trattare argomenti frivoli e di scarico mentale sulle misere pagine del mio povero, e ultimamente anche trascurato, blog. Oggi però apro una parentesi in difesa dello stesso e di tutte quelle piccole espressioni di estro, opinione e libertà che rappresentano ad oggi quella che ritengo la parte migliore della rivoluzione mediatica portata dal www negli ultimi 10 anni. Personalmente mi ritengo arricchito da questo piccolo spazio che blogger mette al servizio di tutti, non tanto per quello a mia disposizione, quanto per l'uso che molte altre persone, amici soprattutto, ne hanno fatto negli ultimi tempi. Come dice la frase sulla mia immagine di apertura di questa pagina: "chi non vorrebbe un po' di spazio in più?" (con tanto di visuale dell'Atlantico, dalla Ocean Drive di Newport), ho sempre visto questo piccolo angolo del web come un'opportunità che sicuramente non cambia il mondo, ma che insieme a tanti altri millimetri di filo costituisce la trama sociale dei nostri giorni. Senza andare a cercare sulla rete i blogs sociali, politici, quelli impegnati, quelli che offrono un qualche genere di servizio più o meno utile, mi limito a dire che questi spazi mi hanno consentito di fare e imparare molto negli ultimi mesi. Ho condiviso immagini ed emozioni con i miei amici, ho saputo tante piccole cose dei mille viaggi di Vice o della vita inglese di Cescone. Ho potuto parlare di frivolezze con i miei amici di Parma e ho potuto confrontare opinioni diverse di persone che altrimenti non si sarebbero mai trovate a discutere nella stessa stanza. Piccole cose che non sarebbero mai entrate nella sfera della mia conoscenza, togliendomi qualcosa a livello di contatto. E' vero il contatto umano, fisico, non esiste, ma proprio questo "mondo moderno" che ci toglie il tempo di una chiacchierata con un amico, di una telefonata per raccontare un'esperienza, dall'altra parte , in qualche modo, ci restituisce la possibilità di riallacciarci, di mostrare, di pensare e di avvicinarci a qualcosa o qualcuno che sta a migliaia di chilometri di distanza o magari a 100 metri da noi, di cui però non siamo soliti conoscere un'opinione.
Il disegno di legge approvato dal Senato il 5 febbraio scorso potrebbe zittire tutte queste piccole voci. Non voglio entrare nel merito politico della vicenda, nelle motivazioni che hanno portato a questo punto, così come non voglio discutere il fatto che in qualsiasi opportunità ci sia chi vede il lato costruttivo e chi quello distruttivo o, come nell'oggetto di questa vicenda, chi vorrebbe sfruttare il www per "reati di istigazione a delinquere e apologia di reato", per citare una parte del DDL in questione. Io penso che questa legge non risolverebbe il problema alla radice, pur portando sconvolgimenti nelle piccole abitudini giornaliere di un sacco di utenti. In un web dove, stando alle statistiche, il 90% dei siti sono ancora oggi a sfondo pornografico, non credo che la chiusura dei blogs privati e di opinione muoverebbe più di tanto gli equilibri nell'uso della rete.
Di seguito il link che tratta questo argomento in maniera dettagliata e con un sacrosanto distacco politico, cosicchè tutti possano trarre le proprie conclusioni liberamente
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