martedì 28 dicembre 2010

Tirando le somme...


Non sono mai stato il tipo da fare bilanci della mia vita, ma l'anno che si sta per concludere è stato tanto denso di novità da impormi almeno qualche considerazione. Di certo il 2010 me lo ricorderò come l'anno della nuova casa, del nuovo indirizzo e della mia nuova convivente. Se mai dovrò, o dovremo, associare quest'anno a qualcosa sarà sempre comunque a questo ed agli sforzi compiuti, e non ancora finiti, per mettere su casa nostra. Dire che questo è fonte di soddisfazione è usare un eufemismo. E' stato un periodo intenso dal punto di vista sia fisico che emozionale e mi ha riempito di piccole, grandi gioie che ancora oggi non cessano di sorprendermi.
Il 2010 per me è stato anche il primo anno da no smoker. Fra pochi giorni saranno passati 12 mesi esatti e a distanza di un periodo ormai consistente di tempo, mi sono reso conto di quanto abbia rimosso in maniera quasi totale le sigarette dalla mia vita (il quasi non significa che ne fumo ancora una ogni tanto, ma che conosco ancora un sacco di gente che fuma). Parlando con Laura qualche sera fa abbiamo constatato quanto abbiamo soltanto lontani e vaghi ricordi di me con la sigaretta in bocca, quasi non fosse mai successo... e non ero proprio un fumatore da poco! Questo probabilmente dà la misura di quanto non fosse di alcun aiuto fumare nè per me nè per chi mi sta intorno. Ho tentato di tirarmi dietro qualcuno in questa cosa, e ho notato con piacere che a distanza di tempo qualcuno ha preso spunto. Se poi non fossi stato io l'ispiratore poco male, ciò che conta è il risultato.
Nel bagaglio di esperienze del 2010 devo sicuramente mettere dentro tante altre cose, positive e non. La mia bici con cui ho fatto per la prima volta un po' di strada, il fatto che dopo tanti viaggi quest'anno non siamo andati in vacanza, i cambiamenti sul lavoro non privi di difficoltà e di certo non ancora finiti, oltre tante altre piccole conquiste e avversità... Se mi fermo a pensare un momento mi sento però di archiviare l'anno scorso come un anno importante della mia vita e sicuramente, sotto molti punti di vista, più che ben riuscito.
Ora sorge un problema che qualsiasi professore di economia può sottolineare come un'annosa questione che impegna da sempre cervelli illustri. Quando il trend di "un'azienda" è positivo, quali sono i mezzi che abbiamo per mantenerlo tale? Davvero non lo so. Forse un anno fa neanche io mi aspettavo che oggi sarei stato qui a compiacermi di come sia andata. Di certo ero turbato dalle stesse ragionevoli incertezze che mi ronzano nella testa in questo momento. L'unica cosa che penso ci sia data di fare è di cercare di far tornare i piccoli conti della nostra esistenza, essendo consapevoli che non è umano che questo avvenga quotidianamente. La cosa migliore probabilmente è accettare che non sempre si possa chiudere un cerchio perfetto. Dobbiamo adattarci al fatto che tirate le somme il risultato potrebbe non essere quello che ci aspettavamo, ma che per questo non debba per forza essere meno soddisfacente.

10 commenti:

sandro ha detto...

...se mai riuscirai a trovare la formula per mantenere un trend o, meglio ancora, qlla in grado di invertirlo mandami un sms...ce n'è di bisogno!:-)
più che un bilancio (lo lascio ai rag...pur essendolo mia volta!)utilizzo una metafora per definire qsto 2010: 12 mesi sono stati come 12 durissimi round, ho incassato e subito tanto, sono finito col culo per terra più di una volta ma in qlche modo alla fine ci sono arrivato...qndi negativo per le legnate che ho preso o positivo per non aver comunque mollato?!?! mah...questione di punti di vista, come sempre, come tutto.
bel post Gio, buon 2011!

Giovannino ha detto...

Io dico positivo per non aver mollato. E' molto più difficile tenere contro un avversario forte che vincere contro uno triste no? Mi piace la metafora della boxe (e direi che da te me l'aspettavo anche :-)) perchè più di tante altre cose dà il senso delle difficoltà, degli alti e dei bassi di delle nostre vite! Risposta a tempo di record degna dei tempi d'oro, bravo Sandro! Buonissimo 2011 anche a te!

MPiazzi ha detto...

Pensa che non avevo notato nemmeno il fatto che tu negli ultimi due ritrovi di classe non avessi fumato, io ho ancora viva la tua immagine con in mano una "bionda", probabilmente non me ne sono accorto visto che in quelle occasioni il tempo vola e le cose da dire sono sempre tante.

Giovannino ha detto...

Buchu sai che l'ultima volta che siamo usciti a cena, appena fuori dal ristorante io ho detto "sai che non fumo più?". Tu asserivi di non essertene mai accorto esattamente come hai fatto ora ed io ho avanzato il dubbio che ne avessimo già parlato al pranzo in piscina... evidentemente è un'informazione che tendi a rimuovere!

MPiazzi ha detto...

evidentemente ogni volta che facciamo un pranzo e una cena beviamo un pochino troppo... :D

ev ha detto...

Hai fatto il classico "chiuso per inventario"!
Beh è giusto trovare una scusa per fermarsi e fare il punto, fermarsi ad osservare se il timone mantiene la rotta giusta e le vele sono a segno.
Fatto questo, sarà piacevole continuare a godere della navigazione..

Meparetotti ha detto...

Ti ho risposto....

http://meparetotti.blogspot.com/2011/01/da-bloga-blog.html

saluti

meparetotti

Giovannino ha detto...

Caro Giova, una risposta "da bloa a blog" non l'avevo ancora mai ricevuta. La tua lettera aperta e dedicata sulla tua pagina mi lusinga e mi commuove. Qui chiudo e passo a commentare sulla tua pagina come è giusto che sia.
A vice dico che la tua poetica metafora velisitca mi piace molto. L'idea di tenere il timone e mantenere la rotta è molto allettante, purtroppo bisogna fare i conti col vento e le onde, ma diversamente sarebbe noioso no?
Grazie ragazzi!!!

Anonimo ha detto...

e poi se c'è il mare mosso, basta mettere un cerotto no??? l'importante e tenere duro e affrontare l'avventura....correndo il rischio di star male, ma il più delle volte, ci si diverte alla grande! sempre meglio che prendendo il treno, abbandonando alla partenza senza provarci nemmeno...;-)))

trix

Giovannino ha detto...

E ne conosciamo di gente che prende il treno, giusto??? Il bello è che se ci si abitua al mare mosso, poi si sta male sulla terra ferma!