La gioia di condividere tutto questo con tante altre persone, fa da cassa dI risonanza ed amplifica ogni singolo gesto, ogni sorriso, ogni secondo di felicità. Alla fine è questo che fa la Contrada, ti fa condividere emozioni fortissime con tantissime persone e quando l'emozione è una gioia incontenibile, non c'è da stupirsi di quanto gelosamente e per quanto a lungo si custodisca un sentimento del genere dentro di sè. La mia fortuna è quella di poter condividere tutto questo non solo con tante persone, ma con grandi persone. Insieme alle decine e decine di amici contradaioli con cui ho gioito, festeggiato, riso e oltre ai molteplici abbracci, baci, strette di mano e sguardi, non credo di essere banale nel volerne evidenziare qualcuno. Parto da Fabbri, che non può non essere il primo punto d'incontro tra sentimento contradaiolo e questa vittoria. A lui, che in questi anni ha condiviso con me i dolori e le ansie dell'anello interno, dico: FINALMENTE siamo riusciti ad alzare le braccia sulla linea del traguardo, insieme. Dopo di lui, ma solo in ordine cronologico, non certo di importanza, non viene una persona ma una famiglia intera. A noi piacciono le vittorie di famiglia, dopo quella targata Fam. Caselli nel 2009, quest'anno tocca agli Sgarbanti mettere la firma su questo palio. Allora dico grazie ai signori Silvia e Giulio, che per anni hanno fatto tanto per la nostra contrada, sostenendo gli sforzi delle loro figlie con orgoglio tanto discreto quanto partecipe. Grazie a Maria che sa meglio di tutti cosa significhi questa corsa e quanti sacrifici comporti, è stato bello averla sul prato prima e durante la corsa. Grazie a Beatrice che ha fatto da bollettino di avvicinamento al Palio, avendo la pazienza di rispondere alle mie numerose domande sugli stati d'animo e di forma della nostra campionessa.
In ultimo non esiste un grazie abbastanza grande per Claudia. Mentre la aspettavo sulla linea di partenza prima della corsa, ho ripensato a quando all'inizio di maggio sono stato alla conferenza di presentazione dei palii. Avevo mandato a Claudia un messaggio con la foto del palio verde, dicendole che il suo obiettivo finale aveva quell'aspetto e lei, con grande sicurezza mi aveva risposto: "Questo è il nostro anno, non vedo l'ora che sia il 29!". Tra me e me mi sono detto che da tanta sicurezza e tanta consapevolezza dei propri mezzi potevano scaturire solo grandi cose. Aspettarla a braccia alzate sul traguardo pochi minuti più tardi è stata la prima di quelle grandi cose. Grazie Claudia per questi anni di allenamento, grazie per essere una contradaiola vera e non una persona qualunque di passaggio, grazie per questa splendida vittoria che mancava da troppo tempo e grazie per tutte le emozioni bellissime che ho provato quel giorno, che continuo a provare adesso e che continuerò a provare sempre!
4 commenti:
Grazie Gio e Grazie Claudia!
Bri
Sorellina io non ho mica fatto molto! :)
si...ok...bravi...bene....ma quand'è che mettiamo un pò di fuffa su stò sito????
il solito anonimo pirla...
Sei un bel cretino :)
Fuffa ha fatto ridere però!
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