martedì 20 luglio 2010

W LA BIGA!


A questo punto è ora di parlarne. Non l'ho fatto fin qui per scaramanzia, per paura che parlarne potesse far succedere qualcosa che poi mi avrebbe rallentato, lasciando la cosa campata per aria. Per questo motivo all'inizio dell'anno mi sono detto " se quest'anno faccio almeno 2000 km pubblico l'argomento, altrimenti no!". Ora che i km sono già quasi 2500 devo mantenere la promessa che mi ero fatto. Eccomi qui a parlare di questa ultima grande passione, che in realtà tanto ultima non è.
Ho sempre avuto un rapporto d'amore con la bicicletta, fin da bambino. Come spesso succede però, le grandi passioni possono portare anche a lunghe fratture e periodi di lontananza interminabili. Così mi è successo quando, appesa la mia vecchia mountain bike al chiodo all'età di 18 anni, dopo avventurose estati di ciclocross e cronoscalate sulle mie care Dolomiti, è cominciato un periodo di riluttanza verso i pedali tanto da non farmi neanche possedere una bicicletta per andare in centro a fare compere. Macchina o scooter, non c'erano alternative. Attribuisco questa situazione ad un impigrirsi progressivo della mia persona, dovuto più che altro all'affaticamento che qualsiasi, benchè minima, attività motoria generasse in un fumatore accanito quale sono stato io fino a quest'anno. L'inizio della bici e la fine del fumo sono legati a doppia mandata l'una all'altra, su questo non si discute. Fatto sta che, come dice il buon Antonello in una delle sue urlatissime rime baciate "certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano", ho avuto il mio ritorno di fiamma per le due ruote non motorizzate.
La cosa è stata graduale. Prima per il mio 31esimo compleanno il buon Gianca mi ha regalato una bella bici da uomo, nera, elegante buona per tantissime occasioni. Questo mi ha permesso di riavvicinarmi un po' al piacere di inforcare la bicicletta. La svolta vera e propria però, risale all'estate scorsa, quando Laura, da sempre amante della bici e sempre motivata a fare qualcosa per la mia salute, ha deciso di cominciare a tarlarmi con la bici da corsa: "Perchè non ci compriamo le bici da corsa? Pensa che bello se avessimo le bici da corsa. Dai che ci compriamo le bici da corsa!". Dopo una mia iniziale e falsamente categorica avversione, mi sono lasciato coinvolgere nuovamente dal mezzo che fin da bambino mi aveva affascinato. Ricordo bene quando la bici era il regalo della promozione a scuola, era sinonimo di indipendenza, sinonimo di estate. Un po' con lo stesso spirito l'estate scorsa ho vissuto l'emozione meravigliosa di entrare in un negozio di biciclette, come facevo con mamma e papà, per scegliere quella giusta, con quel fregolo di emozione che ti viene quando stai per scartare un bel regalo tanto atteso.
Da quel giorno la Betta (questo il nome di battesimo) è entrata nella mia vita in maniera costante e continuata. Durante l'estate scorsa ho preso confidenza col mezzo, poi da questo inverno ho cominciato a fare sul serio nella stessa settimana in cui ho smesso di fumare, non a caso pubblico questo post a 6 mesi dal 20 Gennaio 2010, il giorno dell'ultima sigaretta! Quindi nel tempo trascorso da fine gennaio a oggi il conteggio da fare è 2500 km di bicicletta e 0 sigarette. La strada da fare sulla via della ciclo amatorialità è ancora molto lunga, io sto cercando di percorrerla per gradi, grazie ai consigli del mio coach personale Ivo, che mi segue a distanza suggerendomi allenamenti e percorsi, mi pongo piccoli obiettivi da raggiungere poco alla volta. Il primo l'ho raggiunto e celebrato con questo post, il prossimo, ovviamente, lo tengo per me promettendo a me stesso e a chi legge, di pubblicarlo non appena si sarà concretizzato.
Intanto aggiungo un piccolo decalogo del ciclista principiante, che ho maturato in questi mesi di km pedalati in sella al mio fedele destriero a 20 rapporti.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

ehi Gio, bel post... ho notato una cosa.. hai smesso di fumare il giorno che sono nati i gemelli.. carina come cosa...
nic

Vigo ha detto...

...e chi la furdiga?

Giovannino ha detto...

Esatto Vigo! Sai che non ci avevo mai pensato Nic? Grazie per avermelo fatto notare, molto bello!
Su questo post ammetto di essermi impegnato più che su tanti altri...

Anonimo ha detto...

GRANDE GIO.....mi sembri un pò Linus, che ci aggiorna quotidinamente sulle sue passioni, però lo fai con una scrittura degna del miglior Massimo Carta d'annata...bravo davvero!!!

il pubblico del tuo blog, sarebbe interessato a foto di tua muta agonistico-amatoriale...e se poi rimani un pò a secco di energie.....
http://www.youtube.com/watch?v=KZmk46-fsTY&feature=related

trix

Giovannino ha detto...

Grazie Trix, non avevo mai ricevuto tanti complimenti per un post. Grazie mille.
Arriveranno anche foto al raggiungimento del prossimo traguardo, intanto vi ho stuzzicati con un video, peccato la compressione abbia lasciato per strada la qualità
BOMBA BOMBA, TENG' LA BOMBA!
Mitico!!!

Anonimo ha detto...

mooolto bello! lo sport è sempre una meravigliosa passione. poi hai un coach di eccezione, io ne so qc!
w la bici e no al fumo!
doppio risultato per te!
una domanda: nei vecchietti panciuti, è compreso anche papone?
TB,
bri

ev ha detto...

I post appassionati si notano subito dal loro "flavour" particolare.
Bellissima la reminescenza degli acquisiti delle prime bici a manina con mamma e papà, troppo trash il referimento a Venditti (che sta a una bicicletta come Elvo alla chiacchera).

Occhiio al rischio fortissimo che corri ora: una vita da malato per morire sano!!!

Giovannino ha detto...

AHAHAHAH bellissima questa Vice non l'avevo mai sentita. Spero non sarà così, direi che mi godo anche un po' di vizi ancora per fortuna...
Attendevo anche che qualcuno commentasse la citazione vendittiana. Non so perchè l'ho inserita (anche perchè proprio non me lo sono mai filato), ma mi è venuta in mente talmente nitida che non potevo più tirarmi indietro.
Bri, papone è fuori standard anche come vecchietto panciuto!

sandro ha detto...

il decaologo è strepitoso!
quasi quasi mi torna la voglia di andare in bici...
P.s: ti racconterò qndo ci vediamo la mia unica esperienza in una granfondo in romagna...e la discesa ai 60 km orari con iun panino alla salsiccia in bocca!!!

Giovannino ha detto...

Mamma mia Sandro. Pensa che io sono terrorizzato dalle discese... Mi dirai quando ci vediamo (a proposito: quando ci vediamo?).