A questo punto è ora di parlarne. Non l'ho fatto fin qui per scaramanzia, per paura che parlarne potesse far succedere qualcosa che poi mi avrebbe rallentato, lasciando la cosa campata per aria. Per questo motivo all'inizio dell'anno mi sono detto " se quest'anno faccio almeno 2000 km pubblico l'argomento, altrimenti no!". Ora che i km sono già quasi 2500 devo mantenere la promessa che mi ero fatto. Eccomi qui a parlare di questa ultima grande passione, che in realtà tanto ultima non è.
Ho sempre avuto un rapporto d'amore con la bicicletta, fin da bambino. Come spesso succede però, le grandi passioni possono portare anche a lunghe fratture e periodi di lontananza interminabili. Così mi è successo quando, appesa la mia vecchia mountain bike al chiodo all'età di 18 anni, dopo avventurose estati di ciclocross e cronoscalate sulle mie care Dolomiti, è cominciato un periodo di riluttanza verso i pedali tanto da non farmi neanche possedere una bicicletta per andare in centro a fare compere. Macchina o scooter, non c'erano alternative. Attribuisco questa situazione ad un impigrirsi progressivo della mia persona, dovuto più che altro all'affaticamento che qualsiasi, benchè minima, attività motoria generasse in un fumatore accanito quale sono stato io fino a quest'anno. L'inizio della bici e la fine del fumo sono legati a doppia mandata l'una all'altra, su questo non si discute. Fatto sta che, come dice il buon Antonello in una delle sue urlatissime rime baciate "certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano", ho avuto il mio ritorno di fiamma per le due ruote non motorizzate.
La cosa è stata graduale. Prima per il mio 31esimo compleanno il buon Gianca mi ha regalato una bella bici da uomo, nera, elegante buona per tantissime occasioni. Questo mi ha permesso di riavvicinarmi un po' al piacere di inforcare la bicicletta. La svolta vera e propria però, risale all'estate scorsa, quando Laura, da sempre amante della bici e sempre motivata a fare qualcosa per la mia salute, ha deciso di cominciare a tarlarmi con la bici da corsa: "Perchè non ci compriamo le bici da corsa? Pensa che bello se avessimo le bici da corsa. Dai che ci compriamo le bici da corsa!". Dopo una mia iniziale e falsamente categorica avversione, mi sono lasciato coinvolgere nuovamente dal mezzo che fin da bambino mi aveva affascinato. Ricordo bene quando la bici era il regalo della promozione a scuola, era sinonimo di indipendenza, sinonimo di estate. Un po' con lo stesso spirito l'estate scorsa ho vissuto l'emozione meravigliosa di entrare in un negozio di biciclette, come facevo con mamma e papà, per scegliere quella giusta, con quel fregolo di emozione che ti viene quando stai per scartare un bel regalo tanto atteso.
Da quel giorno la Betta (questo il nome di battesimo) è entrata nella mia vita in maniera costante e continuata. Durante l'estate scorsa ho preso confidenza col mezzo, poi da questo inverno ho cominciato a fare sul serio nella stessa settimana in cui ho smesso di fumare, non a caso pubblico questo post a 6 mesi dal 20 Gennaio 2010, il giorno dell'ultima sigaretta! Quindi nel tempo trascorso da fine gennaio a oggi il conteggio da fare è 2500 km di bicicletta e 0 sigarette. La strada da fare sulla via della ciclo amatorialità è ancora molto lunga, io sto cercando di percorrerla per gradi, grazie ai consigli del mio coach personale Ivo, che mi segue a distanza suggerendomi allenamenti e percorsi, mi pongo piccoli obiettivi da raggiungere poco alla volta. Il primo l'ho raggiunto e celebrato con questo post, il prossimo, ovviamente, lo tengo per me promettendo a me stesso e a chi legge, di pubblicarlo non appena si sarà concretizzato.
Intanto aggiungo un piccolo decalogo del ciclista principiante, che ho maturato in questi mesi di km pedalati in sella al mio fedele destriero a 20 rapporti.