mercoledì 5 novembre 2008

Un uomo, un mito!

E' doveroso a questo punto mostrare al mondo anche colui che ci ospita da anni nella sua splendida casa in riva all'oceano Indiano. Se qualcuno sta pensando: "che palle ancora sto Kenya!" peggio per lui, di cosa volete che parli del tempo che c'è a Ferrara? In questa foto vediamo la persona che ha reso possibile sentirsi a casa propria anche in Africa. Lo zio Claudio! Per capire la filosofia di vita di quest'uomo bisogna sapere che, quasi 15 anni fa, arrivato all'aeroporto di Mombasa per tornare in Italia, scese dal pulmino e disse alla moglie ed agli amici: io resto qui. Detto questo si è costruito casa in un posto in cui all'epoca non c'era la strada, la corrente elettrica e i vicini più prossimi erano dei pescatori con la capanna in riva al mare. Questo riassume l'approccio all'esistenza di Claudione, un qualcosa di molto vicino a "vivi e lascia vivere" condito in salsa africana, con una spruzzata di quell'Italia vecchio stile, che è rimasta congelata nei modi di chi non ci vive più da tanti anni. Quest'uomo, inoltre, fa morire dal ridere: la sua schiettezza e il suo approccio diretto alle cose ed alle persone sono un irresistibile contagio di ottimismo, che gli permette di dare parecchi punti in vitalità anche a gente molto più giovane. Tra le sue caratteristiche mi piace ricordarne due: i soprannomi e il poliglottismo. La prima è l'arte di battezzare chiunque con appellativi vari, che spaziano dal classico "cicio" al meno frequente " mago" passando per bandito, farabutto, gangster oppure bella e amore per le signore. Tutto questo, ovviamente, è assolutamente indipendente dal grado di conoscenza della persona, molti semi sconosciuti, infatti, lo conoscono come Cicioclaudio. Per definire invece la sua attitudine alle lingue, non posso fare niente di meglio che riportare uno stralcio di dialogo tra lo zio Claudio e il suo cuoco Kalù (o Kalo, come lo chiama lui.)

C: "KALO!! Come please."
K: "YESSS"
C: "Allora Kalo. Tomorrow... lunch... fai!" - Kalo assume un'aria a metà tra il concentrato e il preoccupato
C: "Filet fish fritt... "
K: " YESSS" - sempre più teso.
C: "... and vegetable, ma no boiled eh?!? Vegetable... Vegetable like mama yesterday." "No remember eh?"
K: "No!" rassegnato e deluso - anche se se lo ricordasse comunque non avrebbe capito.
C: "Eh you forgeit, you forgeit!"

Cosa dire di più? Un uomo, un mito!

8 commenti:

Anonimo ha detto...

mitico!

"be mo cecondo te?" (perchè diciamolo, la s non è propio la lettra che gli viene meglio).

vogliamo parlare all'ora dei finestrini dell'auto???

è cmq il n°1!
va conosciuto e ascoltato...

ino, a te non accadrà mai... e sappiamo perchè...

bri

sandro ha detto...

...perchè??? :-)
me lo immaginavo piccolo e tarchiatello...si insomma "ciccio"!:-)

Giovannino ha detto...

Parliamo pure del finestrino della macchina Bri, mi sembra doveroso!
No guai Sandro, Claudione è molto attento alla sua salute e alla sua forma fisica, che deve soprattutto alla respirazione indiana.. dice almeno! :-)

Anonimo ha detto...

certo... ne fa te minuti al gorno + 300 addominali.

bri

* ha detto...

Io me lo immaginavo proprio così (o forse avevo già visto delle sue foto) comunque presto invitiamolo qui a tenere dei corsi di inglese: questo è il vero melting pot!!!

Anonimo ha detto...

"E che cazzo vuol dire metting plot, cicia????"
Claudio

ventrix ha detto...

"...no won't cake? no won't cake? what's you want?....I think...I think....Kalo!!! you have eeeeh...you have eeeeh...avocado?...no eh? no because many time many time I put in the taka taka...!

zio claudio 2004

Giovannino ha detto...

C'ero! Spettacolo... sto ridendo come un cretino a distanza di anni!